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apr142016

Etichette: il sistema inglese a semafori non piace all'Europa

L'Europarlamento, riunito il 12 aprile in Plenaria, ha richiesto alla Commissione Ue di ripensare il sistema dei profili nutrizionali sulle etichette dei prodotti alimentari. Un profilo nutrizionale descrive le proprietà di un prodotto, come il suo contenuto calorico o il tenore di nutrienti, e può essere utile per comunicare in modo immediato al consumatore l'impatto che l'alimento ha sulla salute. Secondo il Regolamento 1924/2006 sulle indicazioni nutrizionali salutistiche degli alimenti, l'Efsa avrebbe dovuto stilare dei profili nutrizionali sulla base dei quali verificare se il prodotto rispondesse a quanto vantato in etichetta. I profili, come intesi dal Regolamento però non sono mai stati redatti, per la difficoltà di trovare una soluzione che mettesse tutti d'accordo. Alcuni paesi hanno dunque suggerito sistemi volontari alternativi. Il sistema "a semafori", messo a punto dalla Food Standard Agency, l'Autorità per la sicurezza alimentare britannica, è uno di questi: utilizza i tre colori rosso, giallo e verde, per indicare i contenuti di nutrienti critici per la salute (grassi, grassi saturi, sale o zuccheri). Una soluzione che non è mai piaciuta all'Italia e ad altri Paesi europei che hanno ottenuto, lo scorso ottobre, l'apertura di una procedura di infrazione contro il governo britannico da parte della Commissione: il sistema, a detta dei detrattori, informando solo sui contenuti di alcuni nutrienti, favorirebbe una suddivisione netta dei prodotti in "buoni" o "cattivi", senza dare indicazioni sulla frequenza di consumo. Con il sistema di etichettatura a semaforo il nostro Parmigiano Reggiano o un olio extra vergine d'oliva guadagnano un bollino rosso, mentre una bevanda "light" può riportare un semaforo verde, ha ricordato pochi giorni fa Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei socialisti e democratici della commissione Agricoltura dell'Europarlamento. È un sistema che all'UE appare in ogni caso inadeguato. Un meccanismo psicologico, verificato da numerosi studi, indurrebbe il consumatore a interpretare in modo errato il messaggio: il colore rosso suggerirebbe uno stop al consumo, anziché moderazione; il verde invece favorirebbe gli eccessi. Secondo altri studi: a seguito dell'introduzione obbligatoria di alcuni messaggi del tipo "a ridotto tenore di", si è registrato un aumento del tasso di obesità nella popolazione statunitense, anziché l'attesa diminuzione. L'Italia guida la rivolta e aspetta che il governo britannico si pronunci, ma a essere scontenti sono molti Paesi dell'area mediterranea, visto che la questione sta penalizzando fortemente il mercato dei prodotti tipici, in calo di vendite costante, negli ultimi anni, in Gran Bretagna.

Francesca De Vecchi

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