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mar22017

Zucchero: la grande industria apre alla riduzione nei prodotti entro il 2020

Secondo le stime dell'Oms, un bambino su tre, fra i 6 e i 9 anni, in Europa nel 2010 aveva problemi di sovrappeso e obesità. La prevalenza dell'obesità in alcuni stati membri è più che triplicata dagli anni '80 e, con essa, l'incidenza delle malattie associate: oggi il 7% del budget destinato alla salute è speso annualmente per curarle.
L'Unione sta affrontando il problema con una serie di azioni mirate attivate a livello locale dagli stati membri; il piano d'azione contro l'obesità infantile copre un periodo di 6 anni, dal 2014 al 2020: promozione dell'allattamento al seno, stile di vita sano e dieta corretta. Uno degli intenti più ambiziosi è però quello di convincere le aziende del settore alimentare a riformulare i prodotti in linea con gli obiettivi di salute che l'Europa si è data. Il primo traguardo è lo zucchero, che secondo quanto stabilito dalle linee guida dell'Oms non dovrebbe fornire più del 10% delle calorie giornaliere. Monito che riguarda tutta la popolazione, soprattutto se si considera che più del 50% degli adulti oltre i 18 anni ha problemi di peso: il 15% è obeso e il resto sovrappeso (in questa classifica l'Italia, si posiziona al di sotto della media europea con un valore di poco superiore al 10%), secondo i dati del recente report di Eurostat. Glucosio, fruttosio e saccarosio, aggiunti ad alimenti e bevande devono quindi essere ridotti. L'industria alimentare sembra voler collaborare. Unesda, l'associazione europea dei soft drinks, ha annunciato che entro il 2020 ridurrà del 10% lo zucchero usato nelle formulazioni. Più recente invece l'annuncio della svizzera Nestlé: eliminerà 18.000 tonnellate dai prodotti venduti in Europa entro il 2020. In tre anni, la gamma dei prodotti Nestlé conterrà in media il 5% in meno di zucchero rispetto a ora. La riduzione dello zucchero rientrerebbe in un insieme di impegni globali sostenuti da Nestlé che verranno annunciati il prossimo 7 Marzo.  "Quando un bambino su tre è sovrappeso o obeso, è chiaro che dobbiamo fare di più per offrire alimenti più sani e cercare di promuovere uno stile di vita attivo", dichiara Marco Settembri, Executive Vice President di Nestlé. Diversi stati membri stanno lanciando iniziative a livello locale, ma è necessario maggior coordinamento fra tutte le realtà produttive e commerciali, secondo la multinazionale, che chiede una politica per la nutrizione sviluppata a livello europeo. Questo - secondo Marco Settembri - stimolerà l'innovazione e porterà a un futuro più sano per l'Europa.

Francesca De Vecchi


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