Attualità

set72017

Per i vegani, etichette precise e complete per guidare gli acquisti

Nonostante la normativa europea sull'etichettatura degli alimenti (Regolamento 1169/11), preveda che i prodotti per vegani (e vegetariani) riportino informazioni chiare e specifiche sull'idoneità dell'alimento, ancora nessuna decisione è stata presa dalla Commissione. A Bruxelles  è stato quindi istituito un tavolo di lavoro a cui prendono parte quasi tutte le associazioni vegane e vegetariane europee per parlare di ingredientistica dei prodotti, ma anche se siano da tollerare (e quanto) i fenomeni di  cross contaminazione che possono avvenire con alimenti di origine animale nei prodotti esplicitamente dedicati ai vegani: punto interessante soprattutto dopo che un prodotto indicato per vegani, che riportava in etichetta la possibile presenza di contaminanti di origine animale, è stato sanzionato dall'Ispettorato repressione Frodi, qui in Italia.

Ma cosa si aspettano davvero i vegani dai prodotti a loro destinati? Cosa guida le loro scelte fra gli scaffali? Un sondaggio condotto tra fine maggio e inizio giugno da Osservatorio VeganOk, esteso al territorio nazionale e rivolto a una selezionata popolazione vegana (con un a buona distribuzione in termini di età, sesso) ha indagato quanto i consumatori vegani fossero consapevoli del tema, quanto avessero chiaro il concetto di cross-contaminazione e quanto questa eventualità potesse influenzare il loro processo di acquisto.
"Tra le domande fatte, spiega Paola Cane, direttrice dell'Osservatorio VeganOk abbiamo innanzitutto chiesto di indicare quale fosse l'elemento decisivo per la scelta di acquisto di un prodotto alimentare. Per il 58% degli intervistati il fattore determinante nella scelta sono le caratteristiche nutrizionali. Il gusto è fondamentale per il 18% del campione (principalmente uomini). L'11% ritiene basilare la credibilità del produttore; il 9% ripone la sua fiducia nella presenza di una certificazione vegana sul prodotto e il 2,8% ha risposto di ritenere importante il prezzo (hanno replicato così gli intervistati più giovani). Solo l'1,2% ha detto che il primo determinante della scelta di un prodotto è la presenza di una certificazione biologica. Dal punto di vista dei consumatori, la grande attenzione alle caratteristiche nutrizionali non sorprende, considerato che l'alimentazione vegana ha esigenze di pianificazione, di cui i vegani sono assolutamente consapevoli, legate alla ricerca di una nutrizione bilanciata in grado di garantire il giusto apporto delle sostanze nutrizionali necessarie a un'alimentazione equilibrata."
Il tema del bilanciamento della dieta è molto delicato. "L'alimentazione vegana - precisa Cane -  richiede, in effetti, molta attenzione: bisogna tuttavia sottolineare che tale attenzione alle caratteristiche nutrizionali non è il fine, ma il mezzo per poter perseguire una scelta che non è alimentare, o salutistica, ma è a tutti gli effetti una scelta etica che si fonda sul principio di compassione, di non violenza e di coesistenza pacifica con gli altri esseri viventi. Sotto il piano dell'offerta industriale, sono ancora poche le aziende alimentari che orientano la propria ricerca e sviluppo all'utilizzo di ingredienti con caratteristiche nutrizionali e funzionali appositamente studiate per i consumatori vegani. Inoltre, molto spesso, i valori nutrizionali che appaiono in etichetta, non sono sufficienti a fornire indicazioni precise e complete per coloro che hanno esigenze di integrazione specifiche per particolari nutrienti. Le aziende che saranno capaci di comunicare in modo corretto le innovazioni di prodotto, conclude la direttrice dell'Osservatorio, non potranno non trarne giovamento, non solo conquistando le preferenze dei vegani, ma anche dei consumatori che, pur rimanendo onnivori, scelgono di ampliare sempre più il novero di pasti vegetali che consumano".

Francesca De Vecchi


DALLE AZIENDE