Attualità

lug42018

Low-Fat diet: il contributo del PiattoVeg

Il PiattoVeg è una guida nutrizionale per un'alimentazione vegetariana, elaborata nel 2015, che utilizza cibi appartenenti alla tradizione mediterranea. Gli schemi contenuti, partendo da quelli elaborati per l'adulto, con i dovuti aggiustamenti, coprono anche l'alimentazione della donna in gravidanza e in allattamento, senza tralasciare tutta l'età pediatrica a partire dallo svezzamento del bambino fino al termine dell'adolescenza.
Il PiattoVeg tuttavia si è rivelato un buon punto di partenza per elaborare una dieta low-fat in chiave vegan. «Questa dieta è stata impiegata nelle ultime due decadi in trial clinici come misura di intervento non farmacologico, e si è dimostrata superiore alla dieta convenzionale, alla dieta proposta dall'American Diabetes Association e alla dieta del National Cholesterol Education Program, nel controllare i fattori metabolici di rischio cardiovascolare, in soggetti sovrappeso/obesi e/o diabetici» spiega Luciana Baroni Medico specialista in geriatria e neurologia e presidente della SSNV, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, intervenendo al Congresso nazionale 2018 di SSNV-SINVE (Società Italiana di Nutrizione Vegetariana). «Una caratteristica comune a molti studi è che i risultati venivano ottenuti senza modificare il grado di attività fisica svolta e senza porre limiti alle quantità di cibo da consumare, purché i partecipanti rispettassero i criteri della dieta vegan low-fat».
Il PiattoVeg dell'adulto prevede un contenuto di grassi fino al 27% delle calorie totali ma ne ammette l'estensione alla percentuale del 35% prevista dai LARN. Non sarebbe dunque un corretto riferimento per realizzare una dieta low-fat se non adattato appositamente. Con i corretti arrangiamenti si può ottenere infatti una dieta con una bassa percentuale di grassi, attraverso l'eliminazione di tutti i cibi animali e dei grassi aggiunti. «Per limitare i grassi uno dei requisiti è che la dieta sia vegana e composta da cibi non trasformati. Si basa su cereali (preferenzialmente integrali), legumi e altri cibi proteici vegetali (tofu, tempeh, seitan, analoghi della carne), verdura, frutta» precisa Baroni. Per adattare il PiattoVeg si è passati attraverso l'eliminazione dei cibi animali indiretti dal gruppo dei cibi proteici (il PiattoVeg per l'adulto ammetteva infatti la presenza di piccole quantità di latticini e uova per i latto-ovo-vegetariani) e l'eliminazione dei due gruppi di cibi grassi, cioè il gruppo della frutta secca e semi oleaginosi e il gruppo dei grassi, e il mantenimento dei soli cibi in grado di fornire alla dieta acidi grassi omega-3.
Il PiattoVeg si è già confermato uno strumento di facile utilizzo per la pianificazione di diete vegetariane (latto-ovo e vegane) nutrizionalmente complete. Nella tradizione mediterranea, in cui il consumo dell'olio di oliva è un must, è presente una certa reticenza da parte degli stessi professionisti nei confronti della limitazione dei grassi della dieta. «È tuttavia assolutamente possibile preparare piatti gustosi senza l'aggiunta di una sola goccia d'olio», conclude l'esperta. Come per molte altre "controversie", è importante informare e formare chi può beneficiare di questo tipo di dieta. «Un grosso vantaggio è dato dalla maggiore quantità di cibo che potranno consumare: quantità sazianti senza eccessi calorici, fenomeno che, unitamente ai risultati che lo stesso paziente può verificare su di sé, è in grado di spiegare l'accettabilità e il grado di aderenza da parte dei pazienti nei confronti di questo tipo di dieta».

Francesca De Vecchi


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