Professione

feb122015

Quali informazioni ricaviamo leggendo un'etichetta nutrizionale?

Il Regolamento (Ue) 1169/2011 prevede che dal 2016 i prodotti preimballati, salvo talune deroghe espresse, debbano riportare una dichiarazione nutrizionale obbligatoria. Tuttavia nel caso in cui le imprese già forniscano tale informazione, è obbligatorio rispettare le previsioni del Regolamento.
La dichiarazione nutrizionale appare generalmente con uno specifico ordine di presentazione degli elementi in essa contenuti (energia, grassi, acidi grassi saturi, acidi grassi moninsaturi, acidi grassi polinsaturi, carboidrati, zuccheri, polioli, amido, fibre, proteine, sale, vitamine e sali minerali) e, se lo spazio lo consente, in formato di tabella, con allineamento delle cifre.
La prima funzione della tabella nutrizionale è quella di fornire al consumatore elementi utili a calcolare l'apporto di un determinato alimento rispetto al contenuto, almeno, di energia, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale. L'obbligo è attualmente limitato al valore di tali nutrienti espresso per 100g (100 ml nel caso di alimenti liquidi), ma può essere espresso volontariamente per porzione, per percentuale delle assunzioni di riferimento per 100g/100ml e per percentuale delle assunzioni di riferimento per porzione.
La funzione dell'espressione obbligatoria per 100g/100ml è quella di consentire al consumatore di effettuare un confronto sull'apporto di nutrienti rispetto ad alimenti contenuti in imballi differenti. Sarà così possibile risalire a una comparazione piena senza che incida in tal senso il quantitativo della singola porzione.
Il consumatore, qualora non sia presente l'indicazione nutrizionale per porzione, potrà comunque calcolarla riportando i valori per 100g/100ml al quantitativo della porzione.
Molti operatori indicano in etichetta altresì il contenuto per prozione.
Il valore energetico è espresso in calorie e in Joules, mentre i valori degli altri nutrienti sono espressi in grammi. Il consumatore deve prestare attenzione a quanto legge: è infatti frequente confondere le calorie per 100 grammi e quelle per porzione o per unità di consumo. Non è detto che un alimento sia meno calorico di un altro solo perché lo è una sua porzione. Perché ciò sia vero, è indispensabile che le due porzioni siano equivalenti. Inoltre è indispensabile calcolare l'effettiva portata dell'alimento rispetto alla dieta nel suo insieme. Un consumatore potrebbe infatti spaventarsi leggendo le calorie dell'olio d'oliva per 100 ml, ma è pressoché impossibile consumare una simile quantità di olio in una giornata.
Per facilitare la lettura, oltre al valore per 100g/100ml e per porzione, molti operatori esprimono le informazioni nutrizionali in termini percentuali rispetto alle assunzioni di riferimento, ossia a valori di sintesi che esprimono il contributo di una porzione dell'alimento rispetto al fabbisogno medio giornaliero di un adulto e che sono espressi nel Regolamento stesso (allegato XIII parte B. Nello specifico tali valori sono: 8400Kj/2000 Kcal energia/ 70 g grassi/ 20 g acidi grassi saturi/ 260 g carboidrati/ 90 g zuccheri/ 6 g sale). È importante notare come si tratti di meri valori di riferimento e non di quantitativi raccomandati. Consumare 20 g di acidi grassi saturi al giorno non è un consiglio dietetico ed è opportuno evitare che i consumatori credano che si tratti di una quantità minima necessaria per rimanere in buona salute.

Paolo Patruno


DALLE AZIENDE