Clinica

dic172015

Spossatezza e malessere: possibili avvisaglie di sensibilità al glutine non celiaca

B: Sono stanco già di prima mattina...
Sono mesi che mi affatico e mi stanco in maniera immotivata. Continuo a girare da un medico all'altro ma non trovo soluzione. Alcuni mi dicono stress...
Ora inizio anche ad avere un gonfiore diffuso e una strana sensazione di annebbiamento...
B: Ha verificato una possibile relazione con qualche alimento?
A: Mah... faccio fatica a concentrarmi e a tornare a lavoro quando mangio un piatto di pasta.
A: Ha analisi recenti da mostrarmi?
B: Sì, solo qualche valore alterato di poco più in basso o più in alto: eritrociti, linfociti, VES, transaminasi.

È sopra riportato un recente colloquio avuto in studio. Fornisce la possibilità di parlare di una nuova e misconosciuta realtà diagnostica: la sensibilità al glutine non celiaca (Ncgs).
Il paziente riporta spossatezza apparentemente immotivata con tendenza al peggioramento.
In realtà grazie all'ascolto attento e all'uso di domande aperte il professionista è in grado di dipanare la matassa.
Dalla biochimica si ha uno scarso aiuto, registrando valori abbastanza nella norma (solo una traccia di anemia e un fegato mal funzionante); unico campanello d'allarme quello delle transaminasi non in range.
È invece il racconto di cosa accada dopo aver mangiato il piatto di pasta e le conseguenze sul gonfiore addominale e sulla scarsa concentrazione nel ritorno al lavoro che inducono a pensare alla Ncgs.
Attualmente non c'è un iter diagnostico codificato come nel caso di altri disturbi glutine correlati, tra i quali la celiachia, pertanto si dovrà fare una diagnosi per esclusione. Significa in prima battuta consigliare un prelievo ematico, per valutare gli anticorpi anti-gliadina (IgA e IgG anti-AGA), e successivamente escludere dall'alimentazione quotidiana tutti i cibi contenenti glutine quali pasta, pane, snack dolci e salati.
I valori degli anticorpi e il miglioramento dello stato del paziente saranno elementi per formulare diagnosi corretta. Non servono - come invece per la celiachia - né esami genetici né biopsia del piccolo intestino. Fatta diagnosi, la terapia è la dieta senza glutine.

Allora per tutta la vita sarò costretto a rinunciare alla pizza con gli amici?...
La domanda preoccupata del paziente non riceve risposta positiva perché la terapia dietetica senza glutine nel caso della Ncgs è limitata nel tempo.  
Vero è che non c'è un tempo definito valido per tutti, pertanto sarà il paziente stesso che ascoltando e non sottovalutando nessun segnale/sintomo, sarà i grado di capire quando tornare a un'alimentazione convenzionale.

Approfondimenti:
C Catassi et al. Non-Celiac Gluten sensitivity: the new frontier of gluten related disorders, Nutrients 2013; 5(10): 3839-53
C Catassi - Gluten Sensitivity, Ann Nutr Metab 2015; 67 Suppl2: 16-26
C Catassi et al. Diagnosis of Non-Celiac Gluten Sensitivity (NCGS): The Salerno Experts' Criteria, Nutrients 2015; 7(6): 4966-77

Letizia Saturni
Health coach professionista e specialista in Scienze dell'alimentazione


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