Clinica

mar292016

Omega 3, melatonina e triptofano: tre integratori per l'anziano con deficit cognitivo

Una delle patologie che spesso colpiscono il soggetto anziano, portandolo ad una progressiva demenza degenerativa, è il morbo di Alzheimer, le cui caratteristiche distintive includono degenerazione neuronale, perdite cognitive e depositi nelle cellule cerebrali di peptidi beta-amiloidi, composti neurotossici che provocano stress ossidativo e squilibri nell'omeostasi del calcio e nelle vie di segnalazione colinergiche.
Uno studio recente di Rondanelli et al ha sperimentato un nuovo trattamento per questa patologia con un'integrazione alla dieta a base di melatonina (1 mg), triptofano (95 mg), e omega 3 (Dha 720 mg, Epa 286 mg), ottenendo significativi miglioramenti in termini di funzioni cognitive, capacità verbali e sensibilità olfattiva.
Lo studio ha dimostrato che questa supplementazione fornisce alla membrana plasmatica di molte cellule, incluse le cellule nervose e i globuli rossi, una maggiore fluidità, con conseguente miglioramento dell'attività dell'acetilcolinesterasi e aumento degli scambi di ossigeno e, quindi, aumento del metabolismo aerobico, delle funzioni mitocondriali e della sintesi di ATP.
Un aumento della fluidità di membrana, inoltre, migliora l'attività dei recettori dell'insulina, riducendo l'insulino-resistenza nelle cellule cerebrali, stato che, come è stato dimostrato, è una delle cause principali degli episodi neurodegenerativi che insorgono con l'Alzheimer. In particolare il Dha ha dimostrato di poter aumentare la funzionalità dei neurotrasmettitori e di migliorare la memoria e l'apprendimento.
Per quanto riguarda la melatonina, sostanza prodotta dall'epifisi e che agisce sull'ipotalamo, la sua natura lipidica le permette di raggiungere facilmente i mitocondri, migliorando l'attività della catena di trasporto degli elettroni e rinforzando l'attività di alcuni antiossidanti come il glutatione. La melatonina inoltre, regolando il ciclo sonno/veglia, è in grado di promuovere il sonno, la cui carenza è un'ulteriore causa di un'aumentata rigidità di membrana.  Il Ministero della Salute ne raccomanda però un'assunzione giornaliera non superiore a 1 mg, a causa dei possibili effetti collaterali tuttora oggetto di studi. La melatonina è sintetizzata a partire dal triptofano, amminoacido essenziale che è anche alla base della sintesi della serotonina, neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell'umore, del sonno, dell'appetito e di alcune funzioni cognitive.
Inoltre Epa e Dha, melatonina, e triptofano riducono lo stress, promuovono il sonno, e migliorano il benessere, l'apprendimento e la memoria, riducendo il rischio di malattie neurodegenerative.

Approfondimenti:
Cazzola, Roberta, et al. "Effects of DHA-phospholipids, melatonin and tryptophan supplementation on erythrocyte membrane physico-chemical properties in elderly patients suffering from mild cognitive impairment."Experimental gerontology 47.12 (2012): 974-978.

Simone Perna

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