Clinica

mar152018

Effetto di una dieta a basso contenuto di carboidrati nella gestione del diabete

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 346 milioni di persone in tutto il mondo sono affette da diabete, con una prevalenza della malattia di circa il 9%; si stima che esso rappresenterà la settima causa di morte entro il 2030.(1,2) L'obiettivo primario nella gestione del diabete è senz'altro la regolazione della glicemia a livelli normali e quindi tutte le strategie nutrizionali che sono in grado di ridurre l'iperglicemia postprandiale giocano un ruolo fondamentale nel diminuire le complicanze diabetiche.(3) Per questo motivo, negli ultimi anni, ha suscitato notevole interesse sia tra i pazienti che tra i medici il ruolo che una dieta a basso contenuto di carboidrati può avere nella gestione del diabete.(4) Infatti, sebbene sia noto che la quantità totale di carboidrati consumati eserciti l'effetto maggiore sui livelli di glicemia post-prandiale, rimane ancora da capire quale sia l'assunzione ideale di carboidrati da consigliare ai soggetti affetti da questa malattia metabolica. In questo contesto, alcuni ricercatori inglesi hanno di recente effettuato una revisione sistematica degli studi che hanno valutato le diete a basso contenuto di carboidrati, analizzando circa 1930 individui, di età uguale o superiore a 18 anni, che seguivano una dieta a basso contenuto di carboidrati (< 130 g/giorno) per 12 mesi.(5) I risultati hanno dimostrato che una dieta a basso contenuto di carboidrati migliora, in maniera significativa, i livelli plasmatici di emoglobina glicata, colesterolo HDL, trigliceridi e pressione arteriosa sistolica; per i pazienti in terapia medica è stata registrata anche una riduzione dell'assunzione dei farmaci antidiabetici. Tuttavia, i risultati non hanno evidenziato nessuna differenza significativa nei valori plasmatici di colesterolo totale, colesterolo LDL, pressione arteriosa diastolica e peso corporeo.
In conclusione, ridurre i carboidrati dalla dieta potrebbe essere una valida strategia per migliorare il quadro clinico dei pazienti affetti dal diabete di tipo 2. Nonostante i risultati incoraggianti ottenuti, restano ancora da chiarire molti punti e alcuni limiti permangono, come l'aderenza alla dieta, generalmente molto bassa, l'effetto sul peso corporeo, i meccanismi di azione coinvolti e il potenziale effetto aterogenetico causato dall'aumento della quota lipidica assunta e dal minor consumo di frutta e verdura.

Bibliografia:
1. World Health Organization. Global status report on non-communicable diseases. Geneva: World Health Organization, 2014.
2. Mathers CD et al. Projections of global mortality and burden of disease from 2012 to 2030. PloS Med. 2006;3:e442.
3. American Diabetes Association. Clinical Practice Recommendations 2006. Standards of Medical Care in Diabetes. Diabetes Care 2006;29:S1-S77.
4. Dyson P. Low carbohydrate diets and type 2 diabetes: what is the latest evidence? Diabetes Ther. 2015;6:411-424.
5. Huntriss R et al. The interpretation and effect of a low-carbohydrate diet in the management of type 2 diabetes: a systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials. Eur J Clin Nutr 2017; doi:10.1038/s41430-017-0019-4.

Francesca Giampieri, Maurizio Battino


DALLE AZIENDE