Attualità

apr62017

Melamina: si può usare nelle stoviglie ma attenzione all'utilizzo

Quando si parla di oggetti destinati a entrare in contatto con gli alimenti, il pensiero corre velocemente agli imballaggi delle migliaia di referenze che riempiono gli scaffali dei negozi: plastiche, vetro, carta e cartone, lattine, la cui funzione è di contenere e proteggere il prodotto, così come di veicolarne le informazioni. Ma quando si parla dei Moca, acronimo usato per i materiali e oggetti a contatto con gli alimenti, ci si riferisce anche a utensili, stoviglie, piatti e bicchieri, superfici di lavoro, fino ai materiali con cui sono fatti gli impianti di lavorazione e trasformazione industriale: dalla lama di un frullatore, alla superficie di una tubazione. I Moca devono, per legge, assicurare di non rilasciare nell'alimento le sostanze di cui sono composti, per non alterarlo con residui tossici per la salute del consumatore.
È recente la notizia che la melamina, 1,3,5-Triazine-2,4,6-triamina, ha ottenuto un definitivo via libera per l'uso in piatti e posate, purché siano sempre rispettati i cosiddetti limiti di migrazione specifica, cioè la quantità massima di una sostanza che può essere rilasciata dal contenitore all'alimento. Per la melamina questo limite è stato fissato a 2,5mg/kg di prodotto alimentare (era quasi 10 volte superiore, fino a qualche anno fa). Le cronache la ricordano soprattutto per lo scandalo del latte in polvere, prodotto in Cina, fraudolentemente addizionato di melamina per innalzare il tenore proteico, che causò la morte di 6 piccoli consumatori e l'intossicazione di altri centinaia.
Si tratta però di un composto autorizzato per la produzione di plastiche con cui vengono creati piatti, bicchieri, stoviglie e contenitori, molto pratici e molto resistenti in cucina. Come molti però anche la melamina può migrare e questo passaggio è favorito da condizioni di utilizzo particolari che andrebbero accuratamente evitate. Livelli elevati di melamina accumulati dall'organismo possono nuocere alla salute dei reni, provocando la formazione di cristalli o calcoli nelle vie urinarie. Il fenomeno è favorito dalle alte temperature. Per questo gli oggetti contenenti melamina non dovrebbero essere usati nel microonde, dove per assicurare il corretto riscaldamento dei cibi si devono raggiungere temperature elevate: scaldandosi la pietanza favorirebbe infatti la migrazione del composto nell'alimento. È anche sconsigliato l'uso degli oggetti in melamina quando sono visibilmente rovinati o crepati; con alimenti e bevande bollenti ma anche per fritture e cotture. In via cautelativa dunque è bene non esporre gli oggetti in melamina a temperature superiori a 70°C, soprattutto se usati per i bambini: spesso infatti melamina è presente nelle stoviglie a loro dedicate per la praticità di utilizzo e i colori brillanti che li caratterizzano.

Francesca De Vecchi


DALLE AZIENDE