Professione

ott132015

Beni strumentali: l'acquisto in proprietà

Come noto il criterio generale di determinazione del reddito di lavoro autonomo è quello di "cassa": in base all'art. 54 del Tuir concorrono alla formazione del reddito professionale i compensi percepiti e le spese sostenute nel periodo d'imposta.
Il Legislatore, tuttavia, ha previsto una deroga a tale principio nel caso in cui le spese riguardino beni strumentali all'esercizio dell'attività, ossia quei beni quali arredi, attrezzature, macchinari ecc., la cui utilità viene a esaurirsi in più anni.
Di seguito, in sintesi, le modalità applicative, pregi e difetti, dell'acquisto in proprietà.
I cespiti acquisiti in proprietà concorrono alla formazione del reddito annuale del professionista in quote costanti, sulla base di coefficienti fiscali di ammortamento prestabiliti e diversi per ogni tipologia di bene; in ambito professionale, per esempio, gli arredi e le attrezzature sono ammortizzati al 15% annuo, le macchine ufficio al 20%, gli impianti di tele-comunicazione al 25%. Da un punto fiscale, dunque, il recupero della spesa sostenuta avviene in più anni a quote costanti e in ogni anno il vantaggio fiscale sarà proporzionale all'aliquota marginale del contribuente.
Tale deroga riguarda i beni strumentali di valore unitario superiore ad € 516,46, considerato che per quelli di costo inferiore è facoltà dedurre integralmente il costo nel periodo d'imposta in cui la spesa è sostenuta.
La metodologia prevista dal Legislatore, seppur ideologicamente corretta, non sempre trova riscontro nella realtà; i coefficienti di ammortamento sono stati introdotti nel 1988 e da allora mai aggiornati. A distanza di quasi trent'anni il contribuente si trova spesso spiazzato, dovendo confrontare beni la cui obsolescenza è sempre più veloce, si pensi ai computer, con aliquote di ammortamento assai lunghe, che spesso scoraggiano l'investimento stesso.
Volendo fare un esempio: valore del bene 10.000, coefficiente 15%, quota di ammortamento annua 1.500, moltiplicato per l'aliquota irpef marginale (43% per ipotesi), risparmio fiscale 645 euro annue per 6,5 anni, oltre ovviamente alla diminuzione dell'imponibile Irap (se dovuta) e dei contributi previdenziali.
Il meccanismo sopra indicato prescinde totalmente dalle modalità di pagamento, sia che il professionista paghi subito in un'unica soluzione ma anche in caso di pagamento rateale del bene, cosa oggi assai frequente.
Da ultimo occorre segnalare che, per i contribuenti minimi L.244/2007, il meccanismo di deduzione è totalmente differente; il professionista "minimo" potrà, infatti, dedurre integralmente la spesa nell'anno di pagamento, con il limite massimo però di acquisto di beni strumentali, nell'arco di un triennio, pari a euro 15.000.

Fabrizio Gerosa
Studio Aiello & Associati - Rho (MI)


DALLE AZIENDE